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pensieri misti

Non c'è nulla di meglio per far ritornare la vogliaditerra a un contadino colpito dalla ghiacciata che una mattinata intera all'ufficio catastale provinciale. La burocrazia riesce a vivificare moltissimo la vita sociale, costringendo la gente a passare un po' della loro vita in fila, dove si sentono subito vicini l'uno all'altro perchè condividono 1° il rammarico per il tempo perso e 2° il nemico, questa burocrazia che dovrebbero invece ringraziare perchè gli regala questo contatto umano.

Di pomeriggio con la vogliaditerra così rigenerata lui poi ha saputo scegliere il lavoro più adatto al freddo ancora presente ed è andato nel bosco a mettere apposto la legna. Ragionando fra se e se, è arrivato alla conclusione che non esiste un lavoro più ZEN che spaccare la legna. Contemplazione, individuare il punto, mirare, un movimento elastico con il minimo della forza...il colpo riuscito, il suono del legno che si schianta, il suo profumo...

Attenzione, cambia l'argomento. Il photoblog ormai racconta bellezze passate, si sente un po' in imbarazzo a postare foto scattate prima della botta. Però lo fa lo stesso. Appena sviluppato il rullino lì ci sarà la foto della vite che piange un ghiacciolo. Ghiaccio diverso e simmetrico invece fa vedere pallalink, la poesia nascosta delle grandi città.

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commenti (4)

LiLa:

Il tuo blog è diventata una costante quotidiana per le mie giornate.. Il mio lavoro mi costringe al più delle volte a restare al computer per minimo 7 ore al giorno...e la voglia di scappare in un bosco o sdraiarmi in un campo è forte e perenne... e la mia voglia di terra resta viva e si fa piu forte e costante anche grazie al tuo blog, che riesce, anche solo per poco, a portarmi in quei posti dove la meditazione si fa spaccando la legna nel bosco e si resta li, in silenzio,a sentirne il profumo...

Abito in campagna anche io, ma niente viti, anche se le gelate arrivano anche a casa mia...

Non sono "contadino" io, ma amo la terra più di me stessa...o perlomeno, io mi sento parte della terra..e la cosa più bella che nasce da questa: non esiste nulla di più bello al mondo degli alberi, grandi robusti e nodosi, o piccoli esili e lisci...

Non mi stancherò mai di ringraziarti per aver messo sul tuo fotoblog un "cucciolo di quercia", perchè nonostante tra tutti gli alberi, sia il mio preferito, non l'avevo mai vista "venire alla luce"...e mi hai regalato un'emozione...che non finisce mai..

P.S.: in bocca al lupo per il tuo raccolto!

E non mi stanchero

Penso che tu ti riferisca al legno d'ulivo. Perché gli altri alberi, basta picchiare forte senza centrarti un piede e alla fine si spaccano. L'ulivo no. E' talmente contorto e pieno di nodi che, se non trovi il punto giusto, puoi ridurlo a un mucchio di segatura (e ridurre te a uno straccio) senza riuscire a spaccarlo decentemente. Invece, se trovi la venatura giusta, si apre ch'è un piacere. Quando sono VERAMENTE sicuro della riuscita del colpo e non c'è nessuno nei paraggi faccio anche delle urla terrificanti.

"Le questioni di minore gravità vanno commentate e affrontate seriamente"

dal "Codice del Samurai"

ste:

No, era cerro, quercus cerris...L'ulivo dipende, il tronco si spacca bene, viene una spaccatura ondulata di un odore meraviglioso, ...comunque attento ai rami grossi, è li dove, se insisti con forza bruta, lasci o l'ascia o il manico...

anche Binde:

Ich vermisse die deutschen Übersetzungen!! - Die Blumenfotos sind ausserordentlich schön, da muss ich meine pentax gar nicht mehr mitnehmen...

Auf bald

Mam

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