Puntuale come sempre la provincia mette sul mercato una poesia intitolata Calendario venatoria" dalla quale ci garba citare qualche stralcio che è di interesse vitale per chi gira con pecore fifone in campagna di questi giorni:
Art.1 - Stagione venatoria e giornate di caccia
1. La stagione venatoria ha inizio il 18/09/2005 e termina il 31/01/2006 [...]
L’esercizio venatorio, dal 18 settembre 2005 al 31 gennaio 2006, è consentito, anche con l’ausilio del cane in forma vagante e/o da appostamento fisso o temporaneo.[... ]
Art.5 - Allenamento ed addestramento cani
1. L’allenamento dei cani è consentito, nei giorni fissati dal comma 10 dell’art.30 della L.R. 12 gennaio 1994 n.3 (Recepimento della Legge 11 febbraio 1992, n.157- "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio"), ovvero MARTEDI’, GIOVEDI’, SABATO e DOMENICA, dal 21 agosto al 15 settembre 2005, dal sorgere del sole alle ore 11,00 e dalle ore 14,00 alle ore 19,00 (ora legale), sull’intero territorio regionale non soggetto a divieto di caccia...
L'artista in questa opera ci dice quindi che ci sono tre giorno tranquilli e quattro dove la campagna è vivificata da squadre di quadrupiedi abbaianti senza fiato che corrono in qua e là dietro l'odore di una lepre reale o immaginato e ci impauriscono a morte le pecore. Oggi era un giorno tranquillo, e il contadino vi offre pure l'ascolto aggratis.
Nella poesia citata ci sono anche elementi di difficile comprensione come questo, dove sentiamo da bestioline dai nomi stranissimi:
1. Per ogni giornata di caccia il carniere complessivo non può superare i due capi di selvaggina stanziale ed i 20 capi di selvaggina migratoria.
2. Il prelievo giornaliero di ogni cacciatore non può superare per specie le seguenti quantità:
a - lepre: 1 capo;
b - palmipedi, trampolieri e rallidi: 8 capi complessivi;
c - beccaccia: 3 capi;
d - tortora: 10 capi.