Il contadino tiene la corrente nelle batterie e l'acqua nella cisterna, perché ormai è così che ci vuoi fare. A proposito, questo qui lo scrive con corrente eolico di tramontana, quindi mettetevi un capotto e una tuta prima di leggere, chi lo sa se si sente.
Come quasi sempre di febbraio la cisterna è abbastanza vuota e la pompa tra poco prenderebbe aria, il sole non si fa vedere e quindi alla pompa nel pozzo non ci si pensa neanche. Ma siccome lui è un tipo che cerca di prevedere tutti i problemi (lavoro molto impegnativo) ha murata un altra piccola cisterna giugno scorso, nella quale c'era ancora quasi 20 quintali d'acqua, il quale oggi l'ha travasato col sistema dei vasi comunicanti ma era un bel casino instaurare questa comunicazione all'inizio. Comunque l'operezaione è andata a buon fine e ora si va avanti finché spunta il sole.
Sul consiglio di Ecevit ha fatto è aggiunto subito una D3 di the di rosmarino, nella misura di 1% dell'acqua piovana nella cisterna grande, cioè 40 lt. (Un lettore aveva posto la domanda cosa si dovrebbe osservare quando uno fa una cisterna per l'acqua piovana, e la risposta fu che quel acqua fa bene al posto dove casca perché sarebbe la destinazione originale sua, e per equilibrare l'effetto del inquinamento delle macchine si può fare questa D3 di ramerino ogni tre mesi).
D3 significa diluito tre volte 1:9 girando/agitando sempre per tre minuti. (Qui ormai non si tenta neanche di dimostrare quel'effetto memoria dell'acqua, sarebbe come dimostrare l'esistenza degli angeli. Non è materia scientifica-materialistica.)
Ma stasera quando ha governati i asini vedeva che l'acqua nel secchio cominciava a gelare. Bellissima, con delle spine lunghissime. M. Thun dice che si vedono le costellazioni attuali attivi nelle angolazioni del ghiacco. Questi sarebbero esperimenti belli da fare.
Mettete un secchio d'acqua fuori.
