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Vita religiosa

Chi si crede cristiano perché va a messa sbaglia. Uno non diventa un'automobile solo perché sta in garage

[pare che l'abbia detto Albert Schweitzer, secondo lui (in tedesco)]

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commenti (19)

Mt:

Hai/ha perfettamente ragione, anche se di solito è vero il contrario.

anonimo:

titolo: ESPERIENZA PARADISIACA

L'uliveto che sto tentando di tirare fuori dai pruni è sovrastato da una bellissima chiesa romanica che, cosa strana, ha sul campanile un altoparlante. Quando c'è messa, la voce del vecchio prete,che non ha la solita cadenza soporifera di Radiomater ma un accento buffo dei buoni anziani del posto, riecheggia tra le frasche per un paio di chilometri così che, matrimoni, funerali, battesimi, intorno al luogo sacro si crea un cerchio spirituale tipo Stonehenge. Insomma....Si lavorava duramente, campane, parte la messa, col "Cantico dei cantici"...."ci hai dato il cielo, e le chiare stelle, il fuoco e il vento- : ( -l'aria e l'acqua pura,fonte di vita per le tue creature..." .......
siccome il prete cantava da solo mi è venuto spontaneo fargli compagnia, anche se col fiatone! e lì è accaduto il miracolo.
Il marito sul terrazzamento di sotto non mi è sembrato più tanto reale, ma uno uscito dal sepolcro che si godeva il paradiso, tutto nero di fuliggine com'era.
Per un attimo l'idea assurda di un aldilà fatto di cose e non di spiriti e anche di lavoro faticoso ma gratificante perchè in armonia con la natura- vedi illustrazioni dei Testimoni di Geova- ha brillato come verità a mezz'aria. ( Al maritino non ho detto nulla che già era nervoso ....: ) )
Se fossi stata sdraiata sull'amaca a guardare il cielo la visione non ci sarebbe stata...
Per questo ti racconto..."Il lavoro nobilita l'uomo e lo avvicina a Dio -ora et labora-"
Magari è per questo che nell'isola di Pasqua tiravano su le statue...Se ti spezzi la schiena non è Dio che viene date ma sei tu che ti avvicini a Dio!

meeme:

dimenticato di firmare il raccontino idilliaco!

Però quello dell'isola di Pasqua non è un buon paragone. Lì, per trasportare le statue hanno tagliato tutti gli alberi, e questo ha causato una catastrofe ecologica e il collasso della civiltà che erigeva le statue. Quello non era un lavoro in armonia con Dio, perché non era in armonia con la natura (al contrario del tuo lavoro nell'uliveto!).
Ciao meeme, come va coi reality? :-)

meeme:

bhe ti dirò, se potessi vedere una foto degli ulivi praticamente decapitati nella speranza che buttino germogli dove uomo vuole e non dove gli pare, il paragone lo vedresti più calzante!
Certo che "rompi" - : P -che sei vai sempre a tirar fuori disgrazie! E' da quando son piccina che penso a questi disgraziati che si son tagliati l'ultimo albero e Ulisse mi ha rinfrescato la memoria giusto due sabati fa...
Anche a te scommetto..!
Report ieri sera: visto quello che succede in Danimarca in favore del mestiere per vocazione e non per costrizione da bisogno?
Quello che dice Ste praticamente già accade!
Da noi la vedo dura...
I relity...vedevo il GF senza trasporto per cronaca italica ma non lo sopporto più, istigano alla cattiveria,alle corna e al pianto mammone!
MA...non mi perdevo Cambio Moglie.....ma è un pò di nicchia! Solo se sei moglie puoi capire, e non è il tuo caso!
P.S
Quante volte hai visto Shrek?
Se sei un cuoco sognatore posso darti la ricetta dell'omino Pandizenzero.. : )

Si, sono un rompiballe, lo so. Però a me questa storia dell'isola di Pasqua piace un sacco, è proprio una illustrazione del destino della nostra civiltà. Chissà, magari ci sarà qualche megaopera, tipo il traforo in Valdisusa o il ponte sullo Stretto, che resterà incompiuta suscitando la curiosità dei posteri, proprio come sull'isola di Pasqua ci sono delle statue giganti che sono rimaste incompiute. No, non ho visto Ulisse, ma sto leggendo "Collasso" di Jared Diamond, dove si parla anche dell'isola di Pasqua. Ma ti sei mai chiesta cosa pensava l'uomo che tagliò l'ultimo albero? Si rendeva conto di stare dando il colpo finale alla sua civiltà, o era completamente istupidito?
In bocca al lupo con gli ulivi, ti invidio molto. Ma non è un po' tardi per potarli? Hai chiesto qualche consulenza a Ste?
Io, nel mio piccolo, ho fatto degli innesti di marze di ciliegio su un ciliegio selvatico, e pare che un paio abbiano preso. E' la prima volta, sono molto emozionato!
Shrek l'ho visto una volta sola, però mi piacerebbe rivederlo. E senz'altro mi piacerebbe molto avere la ricetta dell'omino Pandizenzero.

anjin:

meeme: Io,io,io! Me la dai la ricetta? Gli metto tanti bottoncini colorati se me la dai!

ste:

[per potare gli ulivi va bene, ancora c'è tempo, ma poco. Spollonarli di settembre poi, mi racomando.]

Divertitevi!

meeme:

prima la ricetta:

Scadare il forno a 180°.
In una zuppiera mescolare
3 tazze di farina
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito
1 cucchiaio di zenzero (ginger)
1 cucchiaino di cannella
1/4 cucchiaino di chiodi di garofano macinati
1/4 cucchiaino di noce moscata

In un altra zuppiera mescolare
12 cucchiai di burro ammorbidito q.b
3/4 tazza di zucchero di canna
1 uovo

Mescolare gli ingredienti fino ad avere una crema morbida,quindi aggiugere
1/2 tazza di melassa
1 cucchiaino di vaniglia

Cuocere in forno per 8/10 minuti
Decorare con la glassa(zucchero a velo e limone,impasto molto sodo) con una siriga.
Aggiugere a piacere i mitici bottoni gommosi o lentine di cioccolato.
Se non trovi la melassa -casomai!- la puoi sostituire facendo sciogliere con pochissima acqua a caldo, in un tegamino,lo zucchero di canna.
Per vaniglia si intendono i semini all'interno del baccello; ti consiglio di usare un solo baccello, anche se due non ci starebbero male, ma ti costa abbastanza!
Puoi sostituirli con una bustina di vanillina SINTETICA aggiunta subito prima di infornare, ma non è affatto la stessa cosa, come saprai, sotto molti punti di vista!
"Quel che n'amazza ingrassa",lo dicono anche dalle tue parti?

meeme:

Saranno spollonati per benino! Grande soddisfazione sensoriale tagliare i ramettini con le forbici per potare!
Anche usare la roncola con colpo netto diagonale dà grosse soddisfazioni, ma causa gomito del tennista.
Usandola tipo accetta non c'è il rischio che la punta ricurva ti perfori il cranio?
Hai innescato nel mio compare il virus della slupatura, puoi rimediare o ormai è destinato alla follia?
Buonanotte : )

meeme:

X DESERTEUR

Primo: leviamoci il dente del livito per dolci,il carbonato acido di ammonio; si ricava dalle corna di cervo.
Ho cercato di batterti in volata!
Secondo: il libro che stai leggendo non so se lo leggerò pure io, ha un titolo un pò definitivo! Pensa che da piccina sono rimasta scioccata dallo sceneggiato di Pinocchio, sai quando lui suona alla porta della casina della fata e la lumaca scende le scale e a ogni piano passa davanti alla finestra ( alien! ) io già nel terrore...! Sempre che tu sia un bimbo degli anni '70 ...
Ho finito ieri Buonanotte signor Lenin di Terzani...Perchè te lo dico? Forse non voglio che pensi che legga cose tipo Alexander? Vado a meditare sul cuscino sull'uomo che ha tagliato l'ultimo albero...A domani

xMeeme:
Che c'è di male a leggere Alexander? Io l'ho letto per esempio... :-)
Era una boiata pazzesca, a dire il vero, ma uno non può sempre leggere cose serie, bisogna anche rilassarsi. E poi, sono un tipo tollerante, pronto a perdonare anche la visione dei reality show, specie a donzelle che hanno tale abilità nell'uso della roncola. :-)
A dire il vero, a chi cura un uliveto sono disposto a perdonare tutto...
Si, sono un bimbo degli anni '70 pure io, ma sono sopravvissuto senza traumi allo sceneggiato di Pinocchio, che effettivamente era un po' dark. Però non ho potuto quasi mai vedere Jeeg Robot, perché lo davano su una tv locale che a casa mia non si prendeva. Dovevo accontentarmi di Goldrake, e penso che questo mi abbia segnato in profondità.
A proposito di Pinocchio, è un libro talmente pieno di contenuti che lo si può usare anche per spiegare la crisi petrolifera.
Se vuoi un consiglio per un libro, leggi "Confessioni di un sicario dell'economia". E' appassionante quasi quanto un romanzo, ma la cosa tragica è che sono tutte cose vere. Aiuta a capire come funziona il mondo, e quali sono i rischi che corrono i vari Chavez e Morales che cercano, sia pure in modo imperfetto, di fare gli interessi della propria gente. Ah, e per restare in tema consiglio anche la visione di Syriana.
Sul lievito, non sapevo delle corna di cervo (ma è vero?), comunque io non sono un animalista ad oltranza, l'essenziale è che il cervo abbia vissuto in libertà in un ambiente adatto, e che venga ucciso in modo sostenibile, ovvero a un tasso tale da non portare ad un esaurimento della popolazione, e per mangiarlo, non per "sport".
Ciao meeme, buon lavoro; magari un giorno mi inviterai ad aiutarti a cogliere le olive (a dire il vero sono già impegnato a cogliere da parenti).

ste:

E innocuo, il virus della slupatura ;-)
La roncola andrebbe usata con le braccia stese, a slanci grandi per evitare i dolori. Deve essere molto antica, come strumento.

fufluns:

Sono d'accordo su pinocchio. Un grande libro. Un grande viaggio. Una storia fantastica ricchissima di finezze, ammazzata dal rullo compressore disney che tutto banalizza e appiattisce in una pedagogia manichea. Penso alla figura bellissima di mangiafoco, a come evolve il rapporto fra lui e pinocchio (e' lui a dargli le monete per il babbo, che poi pinocchio andra' a seminare nel campo dei miracoli, strada che ovviamente portera' al paese di acchiappacitrulli). E a come viene fatta a pezzi nel character chiamato Stromboli nell'edizione non doppiata, holliwoodianamente sadico. Penso alle maniere moinose dell'"omino di burro", il postiglione che portera' i bambini al paese dei balocchi, ridotto a una specie di caronte luciferino nella versione disneyana, che ammazza (nel momento stesso in cui cerca di esagerarla) l'efficacia "pedagogica" del sano messaggio contro-pedofilo dell'originale.

meeme:

Pinocchio ha la stessa potenza-bellezza ancestrale della
roncola.
La perfezione e la paura.

meeme:

messaggio x Deserteur
oggetto: quello che ha tagliato l'ultimo albero

Ci sono: l'ha fatto perchè non era innamorato e ha provato sollievo, perchè in quell'istante ha tagliato i ponti con la vita e ha smesso di lottare per sopravvivere.
Se fosse stato innamorato sarebbe stato felice; quel poco che c'era sull'isola l'avrebbe curato per lei - o per lui!in tempo di pax....: ) -
si è impadronito di lui lo stesso veleno che permette che i padri uccidano i figli- la cosa più importante che "possiedono" - per fuggire dalla vita, che ormai è solo una prigione, come l'isola.
Poche risorse, troppi che se le contendono, nessuna via di fuga.
A meno che non sia stato un fulmine!
Ti convince? Vero che se fosse stato felice non l'avrebbe fatto?
Se ora tiri fuori i robot, apri la botola dei sogni...

FAMMI VOLARE CAPITANO UN'AVVENTURA DOVE IO SON L'EROE CHE COMBATTE ACCANTO A TE, FAMMI VOLARE CAPITANO UN'AVVENTURA TRA PIANETI SCONOSCIUTI PER RUBARE A CHI HA DI PIU'!

sto per mettermi a piangere..
perchè noi da grandi volevamo salvare l'universo, lo sapevamo già che andava a finir male!
Vai DESERTEUR e il tuo cuore d'acciaio solleva!

Fufluns:

Ho paura che non sia esistito il distruttore dell'ultimo albero di Pasqua, come forse non e' esistito l'uccisore dell'ultimo bisonte nordamericano. Sono forse stati uccisi, tutti gli ultimi, qualche tempo prima. Sono, ora, gia' state uccise molte cose che ci sembrano ancora vive. Che, proprio come i bisonti, continuano per un po' la loro corsa anche dopo colpite. Il punto di non ritorno si riconosce sempre quando e' gia' passato.

Vittorio B.:

Il cittadino si è segnato il commento di Flufluns e rimanda la seguente poesia.


Gli alberi sembrano identici
che vedo dalla finestra.
Ma non è vero. Uno grandissimo
si spezzò e ora non ricordiamo
più che grande parete verde era.
Altri hanno un male.
La terra non respira abbastanza.
Le siepi fanno appena in tempo
a metter fuori foglie nuove
che agosto le strozza di polvere
e ottobre di fumo.
La storia del giardino e della città
non interessa. Non abbiamo tempo
per disegnare le foglie e gli insetti
o sedere alla luce candida
lunghe ore a lavorare.
Gli alberi sembrano identici,
la specie pare fedele.
E sono invece portati via
molto lontano. Nemmeno un grido,
nemmeno un sibilo ne arriva.
Non è il caso di dispensarsene,
figlia mia, ma di saperlo
mentre insieme guardiamo gli alberi
e tu impari chi è tuo padre.

Franco Fortini, Gli alberi, da Questo muro, 1973 (grazie a Dentro il cerchio).

Grazie Fufluns, un bellissimo commento. "Il punto di non ritorno si riconosce sempre quando è già passato". E' quella che è chiamata Misperception of Dynamics. Come l'hai detta tu però è più bella.

Meeme, il mio cuore non è d'acciaio, è di marzapane. Altrimenti, invece di scrivere su internet sarei là fuori a combattere i cattivi. Proprio come gli eroi della nostra infanzia. ;-)
Bella comunque la tua interpretazione del tagliatore dell'ultimo albero. Quantomeno, dà spazio all'ottimismo...

Io penso comunque che si erano dimenticati che tagliando gli alberi uccidevano quegli stessi dei che rappresentavano nella pietra. Per restare in tema (penso che tutti riconoscerete la citazione):

Ho visto
la gente della mia età andare via
lungo le strade che non portano mai a niente,
cercare il sogno che conduce alla pazzia
nella ricerca di qualcosa che non trovano
nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate,
dentro alle stanze da pastiglie trasformate,
dentro alle nuvole di fumo del mondo fatto di città,
essere contro ed ingoiare la nostra stanca civiltà
e un Dio che è morto,
ai bordi delle strade Dio è morto,
nelle auto prese a rate Dio è morto,
nei miti dell'estate Dio è morto...

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