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I martedì dei...

Questo post il contadino lo scrive (e ora lo trascrive) per forza mentre sta badando le pecore, altrimenti questo blog non s'aggiornerebbe mica più, perché quel povero disgraziato lavora per il momento dalle sei all'una e dalle cinque alle dieci, mentre voi state leggendo questo sul palmare sotto l'ombrellone, ma anche lui per scriverlo adopra una hardware sofisticata, che consiste in carta e penna. (Il punto debole è sempre la penna, speriamo che non si blocchi.) Ma veniamo al sodo: Tra le Domeniche della scienza e i Lunedì di Montag lui non vuole essere di meno e inventa subito i Martedì degli spiriti (lui tutto quel che sa fare ha imparato copiando). E' un tema quasi naturale per uno che nell'ultimo anno non ha letto e riletto altro che i due libri e i tre quaderni provenienti da questo mulino in Germania. Naturalmente serve soprattutto a lui stesso come esercizio di memoria, presentando in ordine sparso qualche interlocutare del mondo elementare.

Oggi tocca a Serafina, lo spirito del prato.

Serafina è lo spirito di tutti i prati dell'area della Lüneburger Heide, li fa esistere, continuamente, nella loro ricchezza tra specie vegetali e insetti, lombrichi e quant'altro ci vive sopra e sotto terra. Per esistere un prato non può fare a meno degli animali che lo pascolano, altrimenti si trasformerebbe in bosco, e l'idea di poter mantenere prati senza animali secondo lei è "storta".

Detesta dal suo punto di vista fortemente il pratino, con la sua monocultura erbosa e la povertà di animali. Lo definisce "qualcosa di morto". Lei diminuisce quando arrivano tanti spiriti della siccità, ma nella storia della terra s'è visto già tanti cambiamenti tra boschi, oceani e deserti.

Afferma che la campagna si sciupa ("geht kaputt") senza i prati. E che va benissimo falciarli se si da il fieno alle bestie. Ma buttandolo sul compost la terra sente dolore (e ci sta bene qui la nota che il contadino detesta la moda nuova di tener pulito l'ambiente con la trinciatutta, facendone un paesaggio strano e sterile).

Ma tanti sentono da sé l'importanza dei prati nella campagna, senza che hanno bisogno di uno spirito che lo spiega. Purtroppo i agropolitici queste cose spesso non le capiscono, barattando girasoli contro la produzione di latte. Non importa un tubo se in Germania o nella Francia il latte lo fanno a meno costo. Prato significa animale e animale significa latte, carne, lana, cuoio e soprattutto merda, che per il prato è importantissimo.

Su un prato ottimo ci mangerebbero mucche, pecore, oche e cavalli. Il circuito chiuso dell'azienda agricola è purtroppo già interrotto dalla sostituzione dei cavalli col trattore. E che i struzzi non fanno bene al prato si vede a occhio nudo, che ci stiano a casa loro. Le capre ci stanno meglio in montagna, anche questo è ovvio.

Quello che emerge leggendo questo colloquio è un'altra volta la profonda differenza tra noi e loro. Non possono dubitare, e non hanno la libertà (a parte gli spiriti d'acqua, se ne parlerà della piccola libertà che hanno guadagnato). Possiamo scegliere di trasformmare un prato in un pratino. Serafina come spiritodei prati ne soffre a vederlo, ma lo spirito nuovo del pratino "è" semplicemente e fa il suo compito, senza dubitare e voler cambiarsi.

Alla fine ci chiede di sviluppare una coscienza per i prati, simile a quella che abbiamo già per i boschi, specialmente a chi ha anche potere sui prati.

Di considerarli, semplicemente.

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commenti (5)

Bravo Ste che ci provi con i martedi' :-)
Questa sera leggo con calma.

Lüneburger Heide, che commozione, alcuni miei parenti abitano in questa zona. Mia nonna è di Muden, vicino ad Hannorver, ma ci sono altri parenti che abitano nella bellissima zona piena di erica/brughiera. Bellissimo, apsetterò tutti i martedi con gioia.

ste:

Allora dovrei trascrivere per te quel che dice Hejo,lo spirito della brughiera?

mi farebbe piacere , grazie. Aspetto Martedi prossimo :OD

ste:

Ma mi sa che ho più voglia di presentare il custode della corrente o la motosegha o la cucitrice o l'essere della carta...

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