Eh sì. Non resiste alla tentazioni di fare un post sulla Genesis, incentivato anche dalle battutine nei commenti qui da Marco, dove si arrivava alle domande profonde cosa vuol dire "esistere" e "verità". Il contadino dubitava dalla "esistenza" dei fotoni, ma lo stesso discorso vale anche per i virus o la materia.
La gente comune di strada (o dai ciglioni, come il contadino) confondono per natura i modelli scientifici che servono per esplicare i fenomeni con la verità reale. Poi ci sembra reale il mondo materiale intorno, ma pare che proprio questo consiste quasi solo in spazio vuoto, a noi però sembra dura abbastanza. Ma torniamo ai fotoni:
In principio Dio creò il cielo e la terra. Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu.
Vediamo qui un processo molto semplice di cosmo genesi, descritto dai grandi iniziati ebrei che vedevano acora lo spazio vuoto tra gli atomi. Naturalmente bisogna capire cosa intendevano con queste parole "inizio", "cielo", "acque" ecc. Non hanno niente da fare con quello che indichiamo oggi con queste parole. Niente.
Se arriva un studioso del greco che però capisce niente dei concetti della geometria e si mette a tradurre Euclide viene fuori un troiaio per forza. Ma se arriva qualcuno che è familiare con la geometria e capisce il greco antico solo rudimentale, tradurrà Euclide molto meglio. Questo è esattamente il problema con le scritture sacre.
Com'è noto, per il contadino uno dei intenditore dei mondi superiori è il signor Steiner, di cui libro "Genesi. I misteri della versione biblica della creazione" è tratto quel che segue. (Un altra recensione qui.)
La forma di un post (e il cervello limitato del contadino) sono per natura non molto adatto a una tematica così immensa. Quindi si procede con uno stile a telegramma, che ha voglia di approfondire si può tranquillamente buttare nella letteratura specialistica.
Dunque: I 4 elementi. Il mondo pare che è alla sua quarta incarnazione (non lo sapevi che anche la terra si reincarna?). La prima, che per aumentare la confusione viene chiamata Saturno è una specie di solo stato di calore. Calore e basta. Un tipo di calore che assomiglia al calore che sentiamo dentro l'anima. Caldo.
Nella seconda di nome Sole arriva il secondoelemento, l'aria/luce. Non l'aria materiale che respiriamo. L'elemento. Quindi una "massa" gassosa-luminosa-calda non materiale...Puh.
Terza tappa, con il nome di Luna (non potevano scegliere nomi diversi?). Arriva l'acqua, come elemento. Un misto liquido-gassoso-caldo. Niente di toccabile ancora. A questo preciso momento si riferisce la Genesis con le parole "In principio Dio creo il cielo e le terra". (Che poi "Dio" qui sono gli Elohim, membri di una certa gerarchia spirituale è un altro discorso, e che "cielo" e "terra" si traduce con "un manifestandosi verso l'esterno" e "un sentendosi vivo interiormente, volendosi sperimentare" anche.)
Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque: Saltiamo gli abissi, l'informe, un breve accenno alla attività di "aleggiare sulle acque" degli Elohim: "aleggiare sulle acque" sarebbe una attività di "maturare con calore, sviluppare attraverso il calore" gli rimanenti elementi gassosi-liquidi. Il paragono usato è la chioccia...
Sì, i fotoni, scusate. Abbiamo la parola "tenebre" che ricoprivano l'abisso. Ma allora, che sono le tenebre? Siamo abituati di pensare al buoi come solo assenza di luce, ma a quanto pare la roba è molto più complicata: Una dei eventi frequenti e indispensabili è di rimanere indietro. Bocciature cosmiche necessarie. Esempio buono: Non tutti diventano professori universitari, ci vuole anche chi fa il maestro all'asilo e alle elementari. Così nello stato di Saturno sono rimasti indietro certe entità, che nel secondo stato denominato Sole non hanno raggiunto la luce. Le tenebre. E questo è la basi per la teoria dei colori di Goethe. Processi dinamici di due antagonisti: luce e tenebre.
Steiner: E questo, che oggi viene descritto con il concetto di materia in modo fantastico (frutto di fantasia; NdR), che così come viene immaginato non esiste, che è solo un illusione, questo è qualcosa che si nasconde come essere animistico-spirituale ovunque dove appare l'antagonista della luce, le tenebre. Nello spazio dove appare secondo la fisica la materia c'è nient'altro che una certa intensità di tenebrità.
Da una parte c'era l'abisso, aria/fuoco/acqua denominato tohu-wabohu o chaos, pieno di tenebre. La luce veniva (ri)dato dall'esterno come impatto ordinante li dentro. Ancora siamo in stati invisibili, immateriali, per la cronaca.
Ma a questo punto il contadino non c'è la fa più a descrivere cosa bisogna intendere con le parole che seguono nella Genesis:
Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
Solo che "giorno" non vuole mica dire giorno.