Il contadino stava scrivendo un breve e sintetico post sull'etere come l'aveva capito lui, ma lo schermo cominiciava a lampeggiare per poi diventare nero, Fn+F1 fa vedere per un attimo dove s'era, riavvia tutto, un buio insomma s'impaurisce che il portatile va a morire. Senza schermo fai poco, al PC. Ora pare resuscita, ma chissa per quanto. Se qui non si legge nulla per tre giorni sapete che s'è rotto qualcosa sul serio.
Ora vediamo se se lo ricorda: Dunque, Keely aveva questi doni per mandare le sue macchine. I fisici ci dicono che tutto quel che esiste, l'universo, la materia, gli atomi, le molecule, la tua suocera e pure il tuo capo sono solo vibrazioni, oszillazioni, o per dirlo meglio, musica. Lui poteva intervenire, tramite accordi precisi, e cambiarla, intervenire in questa musica, cambiare il peso delle cose, per esempio o far girare il suo motore e svilkuppava una sua teoria su come questo può avvenire.
Le forze eterice sono quelle che danno la forma alle cose viventi, che impediscono che obbediscono alle leggi della materia. Un braccio tagliato tra poco comincerà a puzzare e va a decompositarsi. Uno vivo può lavorare, guarisce da ferite, ha dentro una forza che gli impedisce di prendere la via della materia comune. Lo stesso vale per le piante. Gli organi per il trapianto devono essere collegati alla loro parte eterica, viva; non si può trapiantare un fegato morto.
La morte avviene quando il "corpo" eterico si stacca da quello materiale, fisico, quando tagli l'insalata o la gola all'agnello.
E' un energia tremenda (sentita la vibrazione!). Esiste un bel libro da un musicista jazz (Joachim-Ernst Behrendt) intitolato" Il mondo è suono" dove collegava l'antica saggezza indiana del Nada brahma con i movimenti dei pianeti, la scienza fisica nucleare e, NATURALMENTE, la musica.
[segue]
commenti (11)
ciao contadino,
ricordo una trasmissione di Report di qualche mese fa, sulla situazione (disperata) della ricerca in Italia. Tra i tanti poveri e geniali ricercatori intervistati, c'erano due ragazzi che stavano studiando la possibilità di un'energia ricavabile (secondo più o meno le loro parole) "da tutto ciò che c'è intorno, un'energia infinita, pulita e semplice che è tutta intorno a noi." Sostenevano di essere in grado già di ricavarla, che avrebbero avuto bisogno di soli 400 mila euro (una sciocchezza per una ricerca così), ma sapevano che non li avrebbero avuti mai.
Erano, se ricordo bene, all'Università di Torino. Nessuno ne ha più parlato in seguito.
Perché ti racconto questo? Perché credo che i nostri fisici la sappiano più lunga di quel che crediamo, ma purtroppo non sono messi in grado di approfondire...
Cornelia | 14.09.05 10:38
14.09.05 10:38
Suggerisco di diffidere da chi dice di poter ricavare energia dal nulla, allo stesso modo in cui bisogna diffidere da chi ci propone metodi infallibili per fare soldi senza fatica.
E poi, se avessimo a disposizione energia infinita, finiremmo per ricoprire il mondo di cemento, come il pianeta Trantor descritto da Asimov. Molto meglio, e più formativo, imparare a ridurre le nostre esigenze, producendo meno, consumando meno, e vivendo più serenamente.
Un fisico
Emilio | 14.09.05 12:05
14.09.05 12:05
@Emilio: Non è dal nulla, ovviamente, e dici bene è che meno male non l'abbiamo a dispozione, visto che facciamo con l'energia che abbiamo (mezza pianeta soffre la fame). Rimando al prossimo post per approfondimenti sulla questione morale che è collegatissma a queste energie. (Che poi lo schermo qui si spenge ogni due minuti....)
ste | 14.09.05 14:02
14.09.05 14:02
caro emilio,
io invece diffido degli scienziati che danno del ciarlatano con troppa facilità.
Quei ricercatori sono tuoi colleghi del dipartimento di Fisica dell'Università di Torino... prima di "diffidare", prova a fargli una telefonata. Prendono i soldi dallo Stato per la loro ricerca, anche se non abbastanza, quindi forse dovremmo rispettarli un po' di più.
(scusa ste per le polemiche)
Cornelia | 15.09.05 11:16
15.09.05 11:16
Anche secondo me l'energia è poca al mondo ed è bene sia poca, come dice il Contadino il fieno è energia concentrata del sole, credo sia terribile se il lavoro fatto da Ste fosse inutile e se si potesse evitare con la forza del pensiero che genera energia.
Con tanta energia come quella promessa da alcuni si potrebbero fare le bistecche in laboratorio, si potrebbero fare macchine sempre più grandi, si potrebbe inquinare di più e disinquinare con le macchine, si potrebbe vivere in un mondo sintetico, si potrebbe mettere a fare ricerca nella direzione del sintetico un numero grande di persone e ghi altri vivono con l'energia del pensiero.
La mia opinione è: no grazie.
Sandro kensan | 15.09.05 14:28
15.09.05 14:28
Purtroppo abbiamo bisogno di un altra fonte, ed è anche abbastanza urgente. Ma non sarà come pensi, Sandro. E verrà non dal pensiero, ma dal cuore.
ste | 15.09.05 20:07
15.09.05 20:07
l'energia dell'Amore è sempre la più potente; ed è l'unica che purtroppo i capi del mondo non sanno usare... ancora...
barbara | 16.09.05 10:45
16.09.05 10:45
ciao simpatico il blog
cristina | 16.09.05 17:36
16.09.05 17:36
Speriamo che l'amore sia positivo se è del tipo dei piromani che amano il fuoco (energia primordiale) chissà cosa viene fuori: una bomba peggiore della H?
Sandro kensan | 17.09.05 16:01
17.09.05 16:01
Zoppica un po', questo paragone. Il piromano è ossessionato, si potrebbe anche dire "posseduto" da quello che lo fa fare quello che fa.
L'amore vero è libero.
ste | 17.09.05 17:51
17.09.05 17:51
«L'amore vero è libero» dice Ste ma quello che dice di amare mica lo sa di non essere libero solo gli altri, quelli che amano "meglio", lo possono dire.
Quindi tutto il discorso diventa la mia opinione contro quella del piromane (ammesso che io ami "meglio" del piromane).
In sostanza quello che ama l'energia potrebbe essere un piromane o un similare e nessuno se ne accorgerebbe, infatti da quel che so un piromane è un insospettabile, (magari un pompiere) che rivela se solo quando prende la tanica della benzina e va nel bosco nei giorni estivi di vento.
Insomma le solite questioni umane sull'amore che quando è troppo stroppia. Una cara persona mi ha detto che a lei non piace il miele perché è troppo dolce, voleva dire che troppo amore fa male.
Sandro kensan | 18.09.05 14:19
18.09.05 14:19