Si contano i danni della prima notte. (Non era una brinata, era una ghiacciata.) Bruciate susine, albicocche, ciliege, fichi, kaki e noci; fra pere e pesche forse qualche sopravvissuta. Nel bosco quercie e abornielli (frassino). Piantine in serra bruciate mezze. Patate azzerate, vabbè, ributteranno. Baccelli sciupati. Alle api polverizzato il pascolo. Il miracolo c'è stato per l'uva: pochi i tralci nuovi cotti (si dice così per via del colore dei tessuti ghiacciati. Veramente bruciati appaiaono dopo 2-3 giorni, quando diventano marrone-nero). Questa lista cambierà un po' secondo zona, altitudine e microclima. Ha fatto questo lavoro 18.4' 97 e un anno fa, ma mai a quota collinare.
Le zone collinari più alte sono state invece risparmiate in parte dal freddo in conseguenza del fenomeno di inversione termica, per cui l’aria più fredda tende a disporsi sul fondo valle e nelle aree pianeggianti.(ARSIA 2002)
Un anno fa ha fatto così,ieri notte ce n'era troppa di quest'aria, toccava a tutti, anche in collina. Magari c'è un nesso fra il nostro comportamento e le legnate sempre più frequente della natura.
commenti (1)
coraggio, anche da mio suocero è passata la brinata killer... sciupate le viti in collina, salve la vigna nuova nel fondo valle, anche se è prematura la stima dei "danni". l'anno scorso dopo la brinata, ributtarono... la vendemmia fu buona,si rientro nei limiti fissati dal chianti, la vigna nuova rese moltissimo!!! siamo aperanzosi anche per quest'anno... Purtroppo poche speranze per i peschi...sono 7 anni che non riusciamo a mangiarne uno...e tutti gli anni "il contadino" nostro, dice di prendere la motosega... cercheremo di calmarlo e di distrarlo con i nipotini perchè cio' non avvenga...
Si lamentano i giornalisti per i troppi rischi che corrano a bagdad....la guerra non guarda in faccia a nessuno e nemmeno le brinate..
salutoni e buon lavoro
davide antonietti | 09.04.03 08:01
09.04.03 08:01