Il contadino sente un gran parlare di farmaci ultimamente. Vogliono consentire di venderli come detersivo, frutta, ciccia e pasta nei scaffali del supermercato, magari ci saranno anche le offerte poi, paghi due pigli tre, quelli che scadono dopodomani a metà prezzo e così via. Alla radio un ministro ha detto che il risparmio per le famiglie (non era chiaro, ma assumiamo che la cifra vale per il nucleo familiare eterosessuale) sarebbe di 130 €/anno. Ma quanto spendete allora per levarvi il maldipancia e malditesta? Se questa cifra è solo il risparmio, la spesa deve essere tre o quattro volte di più.
Sappiamo che il contadino e i suoi sono buoni a nulla per tenere in vita l'industria farmaceutica, a parte quella omeopatica che industria non è. Sulla fotina tutto l'arsenale presente, da qualche parte ci deve essere anche una scatola di Moment 200, un pacco iniziato di antibiotici per gli accessi ai denti del contadino e sulla foto mancano anche i semi di finocchio (maldipancia), la camomilla, il tiglio (influenza), il miele, l'aglio e altre erbette e cose che sono in cucina. I farmaci omeopatici (sì, il contadino sa che contengano niente) non scadono, primo. Secondo, visto che non contengono nulla di sostanza, ma solo essenza non forano lo stomaco e non friggano reni e fegato con effetti collaterali che il mondo si rovina per questi, ultimamente.
Quando uno ha una cosa da farmaco da banco è contento di poter (intra)prendere qualcosa. Già questo atto è responsabile di un terzo della guarigione, pensa il contadino, e naturalmente viene rinforzato con tutto quell'aria ambientale di farmacia un po' tempio di scatole, fogli illustrativi, vestiti bianchi e altro. Questo è anche il motivo perché il medicamento originale ha più effetto del medicamento generico, anche se sono le stesse sostanze. E' il nome che conta. Effetto placebo, ma chi se ne frega se il dolore se ne va.
Quindi in teoria lui pensa che il posto giusto per i farmaci sarebbe la farmacia e basta, ma in pratica è meglio che ogniuno è libero di fare quello che vuole e spendere centinai di euro per queste cose dove vuole. Però vorebbe vedere il supermercato che accanto ai farmaci da banco vende anche un po' di tisane.
E infine pensa che gli alimenti devono (ri)diventare farmaci, che portano in sé forze utili alla guarigione dell'uomo.