E' arrivata al contadino questa mail:
Si sta discutendo presso la Commissione Agricoltura della Camera una proposta di legge (provenienza AN) che, se approvata, consentirà un biocidio inaudito. In sostanza, i punti principali del disegno sono:
1) la fauna migratoria non è più considerata come patrimonio dello Stato, ma "res nullius", cosa di nessuno. La fauna stanziale diventerà invece proprietà dei COMPRENSORI PROVINCIALI DI CACCIA;
2) si prevede di ridisegnare i territori in cui è possibile praticare l'attività venatoria, ampliandoli e consentendola addirittura NEI PARCHI (la legge attuale vieta la caccia nei parchi in ogni periodo dell'anno e sono previste sanzioni penali peri trasgressori);
3) inutile dire che il calendario venatorio verrebbe raddoppiato, senza tener conto dei periodi di riproduzione degli animali. considerate che uccidendo i genitori, si condannano anche piccoli;
4) saranno cacciabili anche passeri, peppole, fringuelli, pittime reali, e altre specie attualmente non cacciabili. Tutte le associazioni animaliste si sono attivate, e annunciano ricorsi.
Il WWF la pensa così e ha anche preparato una petizione da firmare. Il contadino sta un po' nel' mezzo fra i cacciatori ed gli ambientalisti; secondo lui la natura andrebbe gestita con il buon senso, fuori e dentro i parchi, anzi, non si dovrebbe neanche tirare questo confine. (Quando son troppi certi animali è bene diminuirli, per tutta la natura). Ma dato il fatto che anche il buon senso è nella lista rossa delle specie minacciate di estinzione, facciamo almeno qualche legge decente, no? (Col quel po' di buon senso ancora rimasto...)
commenti (2)
che parco è se ci si può cacciare?!
astridula | 04.05.03 15:33
04.05.03 15:33
Nel parco nazionale della Svizzera i daini una volta si erano così moltiplicati che avevano finito l'erba. 80% morivano di fame e malattie. La natura si regola da se. Ma andare in un parco nessuno vorebbe vedere pascolo desertificato e daini morti...o sì?
ste | 04.05.03 17:12
04.05.03 17:12