Si segnala volentieri una iniziativa, www.cibolocale.org:
Nella Mappa del Cibo Locale vogliamo organizzare la più grande raccolta italiana di aziende agricole familiari che praticano la vendita diretta delle proprie produzioni: ogni fattoria può prendersi una pagina di questa sezione per raccontarsi ed esporre i propri prodotti di cui fa vendita diretta. Un potente motore di ricerca interno darà invece la possibilità al visitatore del sito di trovare la fattoria più vicina a lui o il prodotto che cerca. [...]
Riteniamo innanzitutto che non è buono far viaggiare i cibi in lungo e in largo per il pianeta, ma che ogni cultura sia in grado di sostentarsi del cibo prodotto in loco. Questo eliminerebbe i tanti sprechi di carburanti usati solo per sostenere le migliaia di km di viaggio che normalmente percorrono gli alimenti. Inoltre la distribuzione attuale, sostenendo un modello agricolo fondato sulla monocoltura, sulla semina di ibridi e ogm e sulla meccanizazione di tutte le fasi di lavorazione, è stata fra le cause determinanti della scomparsa della biodiversità rurale, fatta di varietà e razze locali, e della cessazione di decine di migliaia di piccole aziende agricole, soffocate dall'impossibilità di ritagliarsi un reddito e uno sbocco di mercato. La vendita diretta invece ristabilisce un contatto e delle relazioni umane e reali fra la città e coloro che il cibo lo producono. Permettere alla gente di città di avvicinarsi ai produttori, permette innanzitutto un risparmio a coloro che acquistano superando ogni intermediazione, permette di conoscere la campagna italiana e i suoi problemi.
La Mappa del Cibo Locale è stata realizzata modificando un programma Open Source, xDirectory, scritto per Xoops in php da Adam Frick e da Kazumi Ono.
Il problema è però sempre la distribuzione, non è molto sensato fare un'ora di maccchina per comprare due chili di carote, e anche il contadino è mica sempre intorno casa per aspettare un cliente. Ma prodotti come l'olio o il vino si dovrebbe ricominciare a comprare come prima: in quantità grosse; il vino in damigiane e imbottigliarlo poi a casa. Una damigiana (54Lt) costa forse 70 € si e no, qui, e tanto dell'anno scorso è rimasto invenduto.
commenti (7)
ste,
si fa un'ora di macchina non per un chilo di carote, ma per dieci di carote, dieci di pomodori, dieci di zucchine e così via da dividere con amici e parenti sì!
Tanta gente già compra olio e vino "al paese" (almeno qui in Italia Centrale si usa parecchio), se si sapesse dove comprare il resto, anche in gruppo, anche saltuariamente, sarebbe magnifico.
Spero che l'iniziativa abbia successo, ho già pronta la borsa della spesa!
Cornelia | 19.10.05 00:08
19.10.05 00:08
Ottima iniziativa ste, da parte mia producco solo per casa perchè lo faccio come dopolavoro!! e' il mio hobby. A proposito ti ricordi delle piante di ulivo che avevo trapiantato e avevo dubbi per la ripresa, ebbene una sta cacciando le foglie nuove. speriamo bene per le altre
ciao
franco
franco da cancelliera | 19.10.05 10:50
19.10.05 10:50
@Cornelia: e' un po' il concetto dei gruppi di acquisto solidali.
Conoscete questa iniziativa?
Se volete qualche info potete andare su
http://www.retegas.org/
Ciao
francesco | 19.10.05 13:37
19.10.05 13:37
Io Compro il formaggio da un contadino che me lo invia via posta, alla fine il prezzo/chilo tenendo conto della spedizione costa come al banco del supermercato ma è decisamente più buono.
Compro solo frutta di stagione e da tempo ho lasciato stare quella esotica tranne qualche raro caso di golosità.
Peperoncini, basilico e erba cipollina li coltivo sul balcone.
Il problema grosso è con le cose deperibili, non posso farmi mandare troppi kg di roba alla volta, in due non riusciamo a finirla poi va a male e dobbiamo buttarla.
Ciao
Gil
Gilbertino | 19.10.05 13:48
19.10.05 13:48
biodiversità ormai vuole dire ricchezza, biodiversità e ricchezza sono diventati per natura praticamente sinonimi..
Matteo Raggi
http://www.matteoraggi.com
Natura | 27.11.05 13:43
27.11.05 13:43
io produco olio e vino in piccole quantita',ma sono costretto a conferire il mio prodotto in coop che vende il tutto ad aziende che tutti noi conosciamo i papponi del mercato,ma nn rivondono poi lo stesso nostro prodotto ma lo malipolano vedi olio extra vergine di sannicandro di bari con altre misture sconosciute,perche' se a noi lo pagano a 1 lira nn è possibile ritrovarlo nei supermarket ad 1 lira???lascio i miei dati fate in modo che l'agricoltore che accudisce il territorio viva ancora e che voi stessi mangiate prodotti buoni e VERI.luigi1238@hotmail.com
luigi | 20.05.06 13:25
20.05.06 13:25
Mio padre possiede un piccola azienda di 1300 ulivi. Io e mio fratello dopo le ore lavorative gli diamo una mano per non rimettere i soldi della pensione. Tutti sanno che se non hai grandi numeri con l'agricoltura non ci campi (rimetti)! Comunque se siete in umbria o ci capitate venite a trovarci ..(una delle piu' grandi soddisfazioni è vedere gente nuova in azienda!!).Vi facciamo vedere come lavoriamo!
livio | 04.11.06 23:53
04.11.06 23:53