Magari è ora di raccontare un po' di roba personale. Ma non troppo, perché il contadino ci tiene, alla sua privacy (privatezza?). Anche se a volte pensa che potrebbe scrivere un post dove racconta la sua biografia, per poterlo linkare poi qui in alto sulla destra, per i nuovi malcapitati su questo coso qui. Comincerebbe così: Fu la sera di pasqua in uno degli anni nei quali usavano ancora fare i test nucleari nella stratosfera, nella maggiore città di un paesino centraleuropeo che il contadino vidi la luce del mondo. Capì subito che aveva sbagliato pianeta, e da ora in poi si sentirà straniero...
Ma visto che non riuscirebbe mica di scrivere quest'autobiografia in modo serio e composto meglio lasciar perdere, e ci limitiamo ai ultimi due giorni, che l'hanno visto rincasare, dopo due mesi che andava ad opera. L'hanno subito lasciato solo soletto con le pecore che non sapeva neanche come son fatte. Doveva mungerne quattro invece ne ha trovato cinque, ma solo perché un agnellino s'è perso e stava tutta la notte fuori in bosco. Stamattina invece è nato uno poi l'altro perchè erano gemellini. Uno non capiva dove bere e ci voleva insegnamento con ripetizioni anche stasera verdrai. Con il latte di due giorno ha fatto un formaggetto e dopo pure il pane per la settimana prossima. Da ora in poì il latte aumenterà, con ogni agnello venduto si munge una pecore in più. Stamattina ha preso pure una ghianda in testa davanti la stalla, cascano un monte di questi giorni e le pecore corrono come matti da una quercia all'altra come i politici ai microfoni dei TG.
Ieri ha pure seminatole favette da sovescio nella vigna perché pensa al futuro e ci investe pure. Poi ha cominciato a montare gli infissi nella vecchia stalla che diventerà la camera per la figliola, e magari ci deve andare lui poi quando è veccchio. Ordinava la porta dal falegname senza molte specificazioni, e questo qui ha fatto come si fa qui e ci ha messa la serratura di quelli che da fuori c'è solo la chiave, senza maniglia.
La prima chiave per questa casa, che non c'era neanche una serratura finora. Eh no, non si dice l'indirizzo (ma c'è neanche la strada, d'altra parte).
commenti (6)
In questo mondo di tecnologia e vita cittadina frenetica un tuo post personale, dove non parli di ciò di cui parlano tutti gli altri blog, è una perla in un mare di carbone (che è utile per carità). Dove lo trovo un blogger così a contatto con la natura che mi rende partecipe delle sue emozioni? Svegliarsi la mattina e vedere il sole che sorge, e la sera guardare le stelle come in città è sempre più dificile fare... ti invidio.
PS: privacy: riservatezza
miketrevis | 31.10.05 00:15
31.10.05 00:15
Io vorrei leggere la semi-seria autobiografia del contadino. Daaaaiiiii!!
Invito gli altri lettori del blog a firmare questa petizione e chiedere al contadino di cominciare a pubblicare la sua autobiografia.
Ciao
francesco | 31.10.05 10:44
31.10.05 10:44
Ich unterstütze dedn Wunsch von Francesco - aber bitte zweisprachig!
Mam
Mam | 31.10.05 11:11
31.10.05 11:11
Firmo molto volentieri la petizione di Francesco, per i motivi che ha scritto miketrevis.
Un riavvicinamento alla natura con storie fantastiche e reali allo stesso tempo penso mi farebbe molto bene
ciao
ale | 31.10.05 14:43
31.10.05 14:43
Mam scrive:
«I support dedn desire of Francesco - however ask in two languages!»
Se non capisco male mi pare che la Signora firmi pure lei la petizione di Francesco...:)
A me pare che in fondo in fondo non faccia piacere a Ste di dire gli affari personali agli altri, quindi mi astengo dalla firma però anch'io sono curioso, ma ripeto mi astengo.
Su queste cose vale il principio dello scambio se tu mi dici io ti dico.
Sandro kensan | 31.10.05 16:26
31.10.05 16:26
Su Novello 3000 in edicola domani c'è una home-story del contadino, ma lui ha tralasciato gli anni da 15 a 22, compreso il viaggio di studi in Marocco ;-)
ste | 31.10.05 18:21
31.10.05 18:21