In teoria il contadino pensa che sapere da dove proviene il cibo sia cosa giusta. Ma quando ha letto oggi sulla rivista professionale l'articolo sulla introduzione dell'anagrafe per pecore e capre gli spariva la voglia di terra di botto. Già vedere le poche mucche e vitelli con quei enormi cartelloni gialli agli orecchi crea fastidio al suo senso di bellezza e armonia. Ora tocca alle pecore, e domani alle galline:
Tutti gli animali di un'azienda nati dopo il 9 luglio 2005 devono essere identificati entro il termine di sei mesi a decorrere dalla nascita dell'animale e in ogni caso prima che l'animale lasci l'azienda in cui e' nato.
Gli animali sono identificati mediante due distinti mezzi di identificazione consistenti il primo in un marchio auricolare applicato all'orecchio sinistro e conforme alle caratteristiche di cui all'allegato A, Parte I - e il secondo in un marchio auricolare simile al primo ovvero in un tatuaggio riportante lo stesso codice del primo mezzo di identificazione applicato all'orecchio destro.
Fino due anni fa facevano un prelievo di sangue e con una pinza fissavano la marca auricolare. Di solito durano un paio d'anni, gli perdono quando mangiano attraverso il recinto, per i boschi ecc. Qui si pensa di assumere un impiegata per le relative pratiche (Qualora il mezzo di identificazione sia diventato illeggibile o sia andato perso, viene apposto al piu' presto un mezzo di identificazione sostitutivo recante lo stesso codice. In aggiunta al codice e separatamente da esso, il mezzo di identificazione sostitutivo deve recare un marchio con il suo numero di versione (es. IT0000123456789-l). .
Auguri all'anagrafe (Banca Dati Nazionali) che funziano bene nemmeno per le mucche. Dove invece i "prodotti" vanno direttamente dal produttore al consumatore un'impresa burocratica come questa è semplicemente superflue e dannosissimo. Se non si escludono i piccoli greggi spariscono subito anche tutti quei pochi rimasti dopo lì'introduzione delle norme igieniche.