Il valore dell'energia
Grazie a Gaspar che ha un debole leggero per il peak-oil, il contadino viene finalmente dopo tanto tempo a sapere quanto vale l'energia umana, misurata in petrolio:
Few people realize how much energy is concentrated in even a small amount of oil or gas. A barrel of oil contains the energy-equivalent of almost 25,000 hours of human labor.
E' un dato un po' approssimativo in quanto non dice se si tratta di ore di un webdesigner dietro uno schermo o di un povero contadino con motosega nel bosco, ma tant'è. Al contadino dava sempre fastidio che in tutti questi calcoli energetici che si fanno non figura mai l'energia umana.
Se allora un ora di energia umana corrisponderebbe a 6,36 ml di petrolio, e in Europa ci sono 20 milioni di disoccupati abbiamo già 20 milioni di litri al mese a disposizione, con 40 ore settimanali, il che dimostra solo un altra volta di quanto sono inutile i calcoli demografiscientifici.
L'articolo
sul peak-oil dopo aver smontato tutte le opzioni dal nucleare al panello solare e dal idrogeno al biodiesel, conclude con il consiglio di fare come quel contadino di cui si parla sempre qui, cioè di andare in campagna, coltivare la terra e diventare autosufficiente (lui sostiene però che l'autosufficienza sia solo un effetto collaterale della coltivazione del terreno, della voglia di terra, insomma).
Però non hanno fatto conto di due cose: Prima, una bella influenza avaria, due/tre tsunami e l'effetto poco salutare della agricoltura moderna possono cambiare i dati dello sviluppo demografico drasticamente.
Secondo: l'opzione della energia d'implosione di Schauberger, e si coglie l'occasione di informare che l'apparato militare NON è in possesso di queste tecnologia, nonostante il modo srano e triste come finisce la sua biografia. Ci dicono che i militari hanno un aversione innata contro tutte le tecnologie spirituali.
E Google esprime molto bene il Zeitgeist vigente: