Proviamo a capire il contadino. Forse qualcuno l'ha già intuito: il contadino è numero 1. Sul serio. Ma essere il numero uno è mica piacevole. Implica una sofferenza immensa. Perché il N°1 vuole le cose perfette. Sa per esempio come deve essere organizzato il mondo. Ma nessuno se ne frega, e fanno un gran casino. Sa come le persone si dovrebbero comportare, ma non lo fanno. Neanche lui lo fa, è questo il vero nodo del N°1.
Nel suo interno si svolge un tribunale in continuazione, dove il N°1 è inquisitore, testimone, difensore e imputato,, ma soprattutto giudice: "Potevi esprimerti meglio in questo post. Poi non fai ridere con queste battutine sceme. Non sei neanche concentrato. Non sei MAI concentrato, hai un casino tremendo in testo." - "Ma mi do da fare, veramente, cerco sempre di migliorare..." - "Non abbastanza, sei un disastro. Vedo neanche un minimo progresso." (Il N°1 non può capire che qualcuno NON vuole lavorare al suo miglioramento. E' la sua fissazione.)
Ma il peggio arriva quando il contadino è giù di morale. Si muove verso lo stato disintegrato del N°4: Invidia pura. Nessuno lo può capire. Gli altri vivono felice nel mondo mentre lui, l'artista incompreso e solo, si piange addosso. MAI nessuno ha vissuto una solitudine così. Lui è speciale, è diverso.
Prima credeva sempre di essere un anima pacifica. Litiga mai, è comprensivo e piena di virtù. Ma è solo una forzatura enorme, perché l'energia che lo muove è l'ira.
E' arrabbiato perché il mondo è così imperfetto.
E' arrabbiato perché chi li sta intorno è così imperfetto.
E' arrabbiato perché è pieno di difetti.
Ma l'ira è cattiva, non si deve far vedere, quindi viene sempre soppressa. Un lavoro vi dico.
Poi a decidere. Operazione impossibile. Si potrebbe sbagliare. Allora meglio aspettare. Ma potrebbe essere uno sbaglio più grosso anche questo, popi non sempre si può aspettare. Non se ne esce.
Ci sono vari sistemi per i tentativi di capirsi, uno magari parte sempre da quel ascendente di bilancia che lo rendo così ambiguo, un altro si vede come phlegmatico e il terzo è una scimmia, nel oroscopo cinese. Ma prendete un numero qualsiasi e lo dividete per 7, ci viene fuori una sequenza: 142857142857142857142857...mancano solo 3-6-9. Meraviglia della matematica, no?
Gli origini del enneagramma sono misteriose, in qualche modo c'entra Gurdjeff e i mistici islamici, i Sufi. Ma non importa, perché funziona. Per capirci: Non è che poi gli altri numeri siano migliori, sono semplicemente programmi diversi. N°1 rimane sempre tale, ma si può muovere dallo stato di disintegrato a quello integrato.
Senso di giustizia, giudizio ponderato. Il riformatore. Per chi ha voglia di approfondire il contadino segnala uno dei libri letti: Scoprire l'enneagramma: Alla ricerca dei nove volti dell'anima.